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CHRISTIAN RAIMO CI SPIEGA I POTERI DELLA MUSICA NEL CAMPO COGNITIVO

Writer: Christian RaimoChristian Raimo

Dopo aver avuto la cattedra di “Ritmo e teoria della musica” presso il POLITECNICO DELLE ARTI DI MILANO, ora scuola CLAUDIO ABBADO, e lavorato a fianco degli scaligeri Romano Gandolfi, Luigi Molfino e svolto incarichi di direttore artistico ed organizzatore musicale per il MINISTERO INTERNI / QUESTURA DI MILANO, CEI, il Maestro RAIMO si mette in gioco ed è ormai a conclusione della sua pubblicazione dal titolo “VIVERE IN MUSICA”. Per scriverlo ha unito arte, medicina, matematica, ritualità, ecc.. Le esperienze, le conoscenze arricchiscono chi è desideroso di migliorare il suo stile di vita e carpire, attraverso la musica, i segreti di chi è positivo sempre!

Maestro buongiorno. Cosa ci anticipa della sua prossima pubblicazione?

Buongiorno a Lei, ho un gran desiderio di rinnovare il settore musicale. ”VIVERE IN MUSICA” descrive le affinità dell’arte con ognuno di noi. Quando lo rileggo mi suggerisce sempre nuovi spunti: non si lascia finire! Con esso capirete quanto la musica è affine ad ogni cosa di questo mondo: il tennis, la cucina, l’amore, ecc. e quanto ci sarà utile immergerci in questo percorso di conoscenza e benessere. 

Quali sono i benefici della musica sulla nostra mente? 

A tale proposito un recente studio ha indagato la correlazione tra suonare uno strumento musicale in età adulta e la comparsa di demenza o di decadimento cognitivo. Certo, é dimostrato da sperimentazioni del CENTRO ALZHEIMER ITALIANO che in 17 coppie su 27 il partner cognitivamente sano era quello che suonava uno strumento. Credo che a livello di benessere cognitivo, il fatto di coltivare un hobby musicale in età adulta, sia eccezionale anche perché divertente.

Suonare uno strumento cosa può migliorare in noi?

Molto! E dovremmo incominciare a conoscere ed usufruire della musica, non solo da intrattenimento ma anche quella che parla in prima persona evocandoci immagini, liberando la mente a vedere ciò che la nostra fantasia dipinge. 

Sempre che si creda ancora nella fantasia?

Ha detto bene, quando la mente umana non ha fantasia, non ha più nulla da mostrare. Il consiglio che dò è quello di migliorare la neurogenesi con la musica, incrementando di conseguenza l’apprendimento e la memoria. Suonare uno strumento può significare modificare strutturalmente il proprio cervello dopo appena 15 mesi di pratica. Se sto a quanto la mia sensibilità mi fece percepire nella mia infanzia, devo dire che avvertii un profondo innalzamento cognitivo rispetto alle persone che mi circondavano. Quando una sensazione é così bella si prova a perseguirla!

Maestro, quindi la musica migliora la nostra memoria?

I cambiamenti di cui parlavo prima sono correlati a miglioramenti di specifiche abilità motorie e uditive. Una delle aree cerebrali maggiormente interessata da queste modificazioni di natura strutturale e funzionale è proprio l’ippocampo. Si tratta di una zona del cervello coinvolta nell’apprendimento e nella memoria. 

Quindi per evitare un decadimento cognitivo cosa ci consiglia?

La neurogenesi dell’ippocampo é la formazione dei nuovi neuroni:

Attiviamola con l’Arte! 

📷

by Mery S.


 
 
 

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